(Parigi 1905 - Dunkerque 1940) scrittore francese. Amico di J.-P. Sartre, dal 1924 all’École Normale Supérieure, sviluppò interessi e studi filosofici e politici. Aderì al PCF ed entrò a far parte di quel gruppo di intellettuali parigini che, attorno ad alcune riviste politico-culturali, da «Bifur» a «Philosophies» a «Europe», introdusse il marxismo nella cultura francese. Nel 1931 pubblicò il saggio Aden Arabia (Aden-Arabie), itinerario intellettuale di un giovane, alla scoperta di un rapporto con la realtà sociale basato sul marxismo. Dell’anno successivo è un violento pamphlet contro la cultura borghese, le sue istituzioni e i suoi funzionari: I cani da guardia (Chiens de garde, 1932) che riscosse un grande successo, anche di scandalo. Nel 1933 iniziò la sua attività di romanziere, motivata dalla scelta teorica di produrre una letteratura «realista socialista», che trasformasse il romanzo tradizionale in strumento di conoscenza e di fondazione di una concezione del mondo materialistico-dialettica. Ne furono risultato importante i romanzi Antoine Bloyé (1933), analisi di un fallimentare tradimento della classe operaia per le miserie di una condizione sociale piccolo borghese; Il cavallo di Troia (Le cheval de Troie, 1934), storia di uno sciopero nel torpore asfissiante di una città di provincia; La cospirazione (La conspiration, 1938), straordinario documento sulle tensioni politico-sociali della Francia anteguerra, nella prospettiva di un gruppo di giovani intellettuali déracinés. Alla vigilia della guerra, N. si impegnò in una rigorosa documentazione giornalistica di quanto stava accadendo: Cronaca di settembre (Chronique de septembre) riflette il suo turbamento alla notizia dell’improvviso patto germano-sovietico del 1939. Nel clima di profondo disorientamento che investì l’intero PCF, N. abbandonò il partito. Mobilitato, morì nella battaglia di Dunkerque.